Superficiale. Banale. Quasi ridicolo con i suoi echi quasi da sit-com. Un romanzo tutt'altro che letterario. Autoreferenziale, quello sì. Molto. La Gamberale sta sempre lì a dirci che è una scrittrice (forse perché vorrebbe autoconvincersi che sia vero). Nomina più volte il suo romanzo Quattro etti d'amore, grazie. Adesso, dopo aver letto questa schifezza, compreremo pure quello, certo! Che poi la dottoressa T. mi sa molto di dottor S. di sveviana memoria, scopiazzatura svuotata, senza spessore. Come tutto il romanzo poi. L'unica cosa che si salva di questo libro è il gioco: fare qualcosa per dieci minuti. Un'idea davvero originale, ma sviluppata male. Cose banali del tipo mettersi uno smalto fucsia, preparare pancake, fare lezioni di guida. Chi non l'ha mai fatto? O meglio, per una donna che non è capace a ritagliarsi i suoi spazi e che cerca di vivere sempre sotto l'ala protettiva di un uomo o di qualcun altro forse sì. Il resto è un guazzabuglio di cose e persone: Grande Fratello, Berlusconi, Barbara D'Urso, Giallozafferano, Buttalapasta, Ikea, Nutella, la Tim, lo yogurt Muller. Non perdete dieci minuti per comprarlo, insomma. Non ne vale la pena. 9788807030710 2,5 Sterne
Es war okay. Die Idee, jeden Tag für zehn Minuten etwas Neues zu machen, fand ich ganz interessant. Aber dennoch konnte mich die Geschichte nicht gänzlich überzeugen. Ich bin mit den Protagonisten nicht warm geworden. Es war eine unterhaltsame Geschichte, aber die Emotionen kamen bei mir überhaupt nicht an.
Es war ein gutes Buch, um zwischendurch immer mal wieder ein paar Seiten zu lesen. 9788807030710
Se mi lasci ti cancello
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.
Io ho usato i miei dieci minuti per leggere l'inizio di questo libro piatto, sciatto, prevedibile, noioso e inutile. Mi sono bastati per decidere di abbandonarlo senza rimpianti.
Domani userò i dieci minuti per buttarlo nel gabinetto.
Ohibò, cosa farò nei rimanenti 28 giorni? 9788807030710 O carte interesantă. Un jurnal despre încredere și teamă, despre cunoașterea de sine, aprecierea și maturizarea unei femei. O femeie care a pierdut totul și trebuie să-și găsească motivația să se ridice din nou. Un joc de zece minute pe zi poate însemna că vei vedea viața cu alți ochi, vei găsi puterea de a merge mai departe... sau nu. 9788807030710 E' difficile che io abbandoni un libro dopo le prime pagine, e per arrivare a questa decisione mi ci è voluta una settimana (complice il fatto che il libro me l'ha regalato la suocera e quindi non potevo far la figuraccia di dirle che non mi piace)...ma veramente, VERAMENTE, da quando ho finito i primi capitoletti non ho mai sentito la voglia di riaprirlo e continuare.
Ho anche letto le review e mi sono convinta che il problema sia mio, perchè a quanto pare la Gamberale piace a molti. A me no. Lo stile è noioso e ripetito (quante volte si può scrivere Mio Marito su una pagina?! Seriamente.), soprattutto non mi dava alcun indizio sulla storia: semplicemente, la storia (e la sua conclusione?) si capisce fin da subito e l'incipit del libro mi ha fatto venire in mente Mangia, prega, ama con Julia Roberts. So solo che da questa lettura non traggo alcun piacere nè curiosità, per cui inizio il 2014 inaugurando un nuovo scaffale, quello degli Abbandonati (o anche Ho mollato il colpo perchè...).
Per fortuna ho già un altro libro che mi aspetta.
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Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere. Per dieci minuti
Chiara si propone un esercizio di concentrazione una via di fuga dalla realtà , che fa male . Fare qualcosa di nuovo , ogni giorno per 10 minuti, per riscoprire se stessa e gli altri ,per riesumare le emozioni sepolte dentro ognuno di noi . Un libro breve e scorrevole strutturato come un diario in cui azioni e riflessioni si alternano. Lo consiglio, a chi pensa che ogni giorno la vita offre infinite opportunità, nonostante tutto , a chi crede nel valore del tempo . Non è un capolavoro ma con semplici parole e con questo gioco dei 10 minuti ci invia un messaggio importante sulla vita , mai arrendersi , il meno può diventare più , lo sgretolarsi dei propri punti fermi può rivelarsi un occasione per scoprirne degli altri , sono le difficoltà che fanno crescere . 9788807030710 e ringraziare per la stella 9788807030710 Review to come. 9788807030710 È sempre difficile recensire storie veramente accadute o biografie perché comunque non è fantasia. Non puoi discutere più di tanto le scelte dell'autore. Ma io vorrei farlo lo stesso: il libro non mi è né piaciuto né non piaciuto. Diciamo che i punti a favore e quelli a sfavore si equivalgono. È una lettura velocissima e abbastanza leggera, però l'ho trovato di una lagna unica. Sarò io che non sopporto i libri dove la gente non fa altro che lamentarsi dall'inizio alla fine, non lo so. Il concetto dei dieci minuti era un'idea stupenda per il libro e devo dire che si è vista l'evoluzione anche nella scelta delle nuove cose da fare: si inizia da un banalissimo smalto fucsia, per finire con cose un po' più pensate. Del marito non parliamone. Mi dispiace per lei, ma esiste una sola parola per descriverlo: inizia con coglio e finisce con ne. Prima scappa e poi ancora viene a dare la colpa a lei perché non era la stessa, perché deve cambiare, perché lui vuole di nuovo la ragazza con le trecce anoressica. Ma DUE SCHIAFFONI e belli forti. E lei cosa fa? Non risponde neanche?? Viva il femminismo proprio! 9788807030710 “Per dieci mnuti” è il romanzo sottoforma di diario che Chiara Gamberale ha tenuto dal 3 dicembre sino al 3 gennaio. Un diario come mezzo di conoscenza per mettere nero su bianco pensieri, emozioni, dolore e molto altro. Un diario per guardarsi dentro e tornare a vivere.
Per riprendere in mano la sua vita, deve per 10 minuti ogni giorno, fare una cosa che non ha mai fatto. Ed ecco che vediamo la protagonista alle prese con la cucina ( preparare dei pancake), cambiare un pannolino e molto altro.
L’idea di dedicare dieci minuti del proprio tempo a qualcosa che non si è mai fatto, è di per sè originale, ma c’è qualcosa nello stile (una scrittura molto elementare) che rischia di non appassionare il lettore che rimane quasi ai margini senza riuscire ad entrare in contatto. Sicuramente una lettura leggera e un esercizio da provare per imparare a conoscersi. 9788807030710